Namastè,
prima di continuare il discorso sul significato specifico dei singoli colori e visto che si parla di Ayurveda, mi sembra doveroso dedicare parte dell’articolo alla relazione tra colori e Guna. Cosa sono i Guna? Non è semplice spiegarlo in poche righe perché sono parte della filosofia che sta alla base dello Yoga e dell’Ayurveda, il Sāmkhya.
Per cui la mia spiegazione sarà a grandi linee, per dare un’idea del concetto. Secondo il Sāmkhya, tutto trae origine da due principi, uno costituito da pura coscienza e l’altro che potremmo chiamare Natura e che sta alla base del mondo manifesto.
La Natura (Prakrti) possiede tre qualità, dal cui “mescolamento” originano tutte le forme manifeste. Queste tre qualità posseggono una componente oggettiva e una soggettiva:
- Rajas, la componente che determina il movimento, mette in moto la manifestazione. Le sue specifiche sono il desiderio e l’instabilità, causate dalla sua caratteristica di base, l’attività.
- Sattva, la componente che illumina il mondo manifesto. Le sue caratteristiche sono virtuosità, saggezza e purezza. Sattva è pura luce.
- Tamas, la componente che crea ostacoli alla manifestazione e che rappresenta l‘ignoranza, l’ottusità, la pesantezza e l’indolenza ma, allo stesso tempo conferisce stabilità a Rajas, che non si ferma mai (e potrebbe diventare inconcludente perché inizia mille attività ma poi non ha la pazienza per trarne profitto) e impedisce a sattva di imprimere troppa leggerezza (es. una persona che vive solo di grandi principi che però non vengono mai resi concreti nella vita quotidiana).

Sattva, Rajas, Tamas . I tre Guna – Foto presa da un articolo di David Frawley
Le caratteristiche dei tre Guna le ritroviamo anche come substrato della mente, sulla quale i colori hanno grande impatto. Per cui, se si vuole tener conto delle caratteristiche del colore dal punto di vista ayurvedico (per la scelta della Mala) è importante prendere in considerazione anche le qualità del colore in base ai Guna. In questo senso, un abuso di un colore può dare un surplus di energia e causare disturbi rafforzando troppo una qualità del Guna.
Colori Rajasici: sono i colori dalle tonalità brillanti, sgargianti, anche artificiali come le luci al neon. Le tonalità accese, metalliche ma anche l’eccessivo contrasto di colori come blu e arancio o verde e rosso. Un eccesso di questi colori irritano sia i sensi che la mente quindi consiglio di usarli con moderazione, soprattutto se appartenete alla costituzione Pitta.
Colori sattvici: il bianco è il colore sattvico per eccellenza, è il colore della purezza
Colori tamasici: sono quei colori che danno la sensazione di oscurità, torbidi come il verde marcio o il nero. Sarebbe meglio evitarli perché appesantiscono e congestionano la mente e i sensi. Solo quando è presente un eccesso di rajas, cioè quando il soggetto è iperattivo, possono essere utilizzati per brevi periodi.
Da Torre delle Stelle per oggi è tutto, accendiamo il camino e godiamoci la serata. Vi aspetto domani mattina dalle 9.00 alle 10.30 per la lezione di Yoga e Ginnastica Posturale (Lucia 3495204698 whatsapp – Sala Yoga Sagittario).
OM Shanti
Lucia Padmavati
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